DALLA PRIMA ALLA TERZA REPUBBLICA
di Davide Giacalone
a cura di Maurizio Belpietro e Renato Brunetta
Le dimissioni di Berlusconi e la nascita del governo presieduto da Monti segnano la fine di un periodo politico, quello della “seconda Repubblica”. Costituzionalmente mai nata, non potrà neanche essere chiusa se non si riuscirà a dar forma alle istituzioni e ai contenuti della terza.
In Italia le transizioni sono lunghe.
Qualche volta questo attutisce i contrasti, qualche altra li rende strazianti.
Per riuscire a capire quel che succede occorre sapere come ci si è arrivati. E per riuscire a vedere quel che accadrà occorre non mentire su questo passaggio decisivo.
Chi credeva che il cambio della guardia, a Palazzo Chigi, avrebbe avuto effetti taumaturgici, che i mercati avrebbero festeggiato, s’è dovuto ricredere.
Noi raccontammo quell’errore, senza per questo tacere il fatto che il governo precedente era comunque finito.
Servono una destra capace di decidere e una sinistra che seppellisca i suoi mostri ideologici.
Serve uscire dalla contrapposizione sterile.
Sarà possibile solo praticando il linguaggio della verità.